venerdì 24 maggio 2013

IL LIBRO DI TUTTE LE COSE - - I Venerdì del Libro.


"Il libro di tutte le cose" di Guus Kuijer edito da Salani.

La commovente storia di un ragazzino nell'Olanda degli anni '50 e della sua famiglia in cui ogni componente, pur vivendo sotto lo stesso tetto, vive isolato dalle proprie paure: la sorella maggiore si ripara dietro al suo essere apparentemente sciocca, la madre succube di un marito padrone, il padre a sua colta succube di una religione severa e oppressiva che lo spinge ad essere talmente autoritario da sconfinare -troppo spesso- nella violenza domestica.

Il toccante racconto del riscatto del protagonista e delle donne che vivono attorno a lui, dalla madre e la sorella, passando per l'amica con una gamba di cuoio e la zia picchiata dal marito perché rea di aver indossato pantaloni, con una ribellione pacifica catalizzata dall'anziana vicina di casa -anticonformista, vedova e comunista e perciò additata come strega-, ribellione che  nasce con la creazione di un gruppo di lettura ad alta voce, organizzato proprio nella casa di questo padre-padrone, che rimarrà esterrefatto e terrorizzato dallo sconvolgimento culturale in atto nel suo "regno".

Un bambino che vede Gesù e gli parla col cuore aperto, a cui hanno fatto perdere Dio a suon di botte, che si sente solo ed incompreso, ma che con la sua dolcezza, la sua sensibilità e la sua curiosità offre una concreta spinta all'autoaffermazione e alla rivincita a chi gli sta attorno, oltre che a sé stesso.

Un altro libro per ragazzi letteralmente delizioso, godibilissimo anche da adulti.

Partecipo per il rotto della cuffia al Venerdì del libro di HMM e alla Biblioteca di Filippo.

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Aggiornamento del giorno dopo:


Leggo sulla bacheca di Alfredo Stoppa una frase che voglio condividere qui.
" Voi la sapete la differenza fra un libro per bambini e uno per adulti? Io no. Da piccolo mi sembrava che fossero per bambini tutti i libri interessanti, mentre quelli noiosi erano destinati ai grandi. Ormai non sono più un bambino e divido i libri in due categorie buoni e cattivi, oppure interessanti e noiosi. Il brutto è che non so nemmeno tanto bene che differenza ci sia fra bambini e grandi. Si ritiene comunemente che durante l'infanzia vada tutto bene, che la vita sia bella e che il mondo sia una specie di gelato gigantesco , mentre l'età adulta è piena di problemi e momenti difficili. È chiaro che ragionamenti del genere non sono altro che stupidaggini"
Parole di Benjamin Tammuz






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