mercoledì 2 ottobre 2013

Imparare il mondo




Scrivere su questo blog mi aiuta a fissare alcuni pensieri che, spesso, vagano come farfalle nella mia testa, rincorrendosi e inanellandosi apparentemente senza fine.

Pensieri che arrivano all'improvviso mentre ascolto la radio o leggo una frase o ricevo un input dal web; elucubrazioni solitarie mentre strappo le erbacce nell'orto o taglio l'erba del prato (i lavori noiosi e continuativi permettono riflessioni profonde); idee che si accavallano mentre pulisco casa; ragionamenti che si affastellano a partire da chissà poi cosa.


Capita poi che non riesca a scrivere tutto quello che elaboro nella mia testolina matta, ma mi è comunque utile anche solo il cercare di riordinare le idee immaginando di scriverle appena possibile.

Un po' come con i bambini: da quando ho figli guardo il mondo ancor più attentamente, vedo connessioni che prima mi sfuggivano, cerco (e spesso trovo) il lato positivo in ciò che accade, imparo dalle esperienze quotidiane, trovando sempre uno stimolo per approfondire i piccoli-grandi insegnamenti della natura, dei bambini, delle relazioni.

Diciamo che ci provo, magari non sempre con successo, ma con la volontà di capire e di migliorarmi, per "imparare il mondo" coi miei figli.

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