martedì 18 dicembre 2012

Soldi soldi soldi

L'altra sera mi son sentita proporre, da un "forestiero" (sia detto senza offesa) con casa delle vacanze nel mio paese, di far pagare l'ingresso ad eventuali laboratori, letture e presentazioni nella biblioteca comunale; scopo di questa imprenditoriale idea sarebbe l'autosostentamento della struttura (pubblica), dato che "dove non arrivano le istituzioni, deve arrivare il cittadino".

Ora, potrei anche essere d'accordo sul fatto che i cittadini possano, con collette o raccolte fondi varie, salvare strutture pubbliche in difficoltà, ma solo in casi eccezionali e, sopratutto, in maniera volontaria.

Mi spiego meglio: determinati servizi, compresa la cultura, devono essere fruibili gratuitamente da tutti, anche perché, lo vorrei ricordare, paghiamo uno sproposito in tasse.

E poi non posso accettare una simile idea, dato che io per prima vorrei un mondo dove non tutto venga "monetizzato"; non posso sopportare l'idea di attribuire un prezzo anche a simili iniziative. Desidero intensamente una società in cui lo scambio, il mutuo soccorso, la gratuità, riprendano il ruolo che dovrebbe spettare loro e, di nuovo io per prima, mi sento in dovere di dimostrare la fondatezza del mio pensiero dando l'esempio quando posso.

Anche se mi è stato risposto che, allora, non dovrei nemmeno far presente la precarietà del mio impiego, se la penso così, perché -nel caso non vengano stanziati i miserabili 2500€ che permettono l'apertura annuale di biblioteca e museo soprastante- potrei e dovrei mantenere aperte le strutture "pro bono".

Quello che non sempre le persone capiscono è che la cosa che mi infastidisce di più di questa situazione è la mancanza di attenzione e di riguardo da parte di chi gestisce i soldi pubblici nei confronti di servizi importanti come le biblioteche.

E ancora, il fatto che io ami lo scambio e il volontariato, non significa che non debba pagare come tutti la spesa al supermercato, le rate della casa, la mensa della scuola e mille altre cose: che discorso è mai? cioè, dato che il Comune/la Regione/lo Stato o chi per loro, gestisce male i miei soldi (che elargisco abbondantemente con le tasse), io dovrei pure lavorare gratis? Oltre al danno la beffa?
Io faccio parecchie cose per volontariato, ma non è accettabile che questo venga usato come scusa per continuare a malgestire i soldi pubblici.

E sulla gestione dei soldi pubblici ho sempre molto da dire (il povero meccanico, che si sorbisce sempre i miei pippotti al riguardo, lo sa molto bene!), quindi ne scriverò ancora.
[Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre opinioni a riguardo: ringrazio subito per ogni commento che vorrete lasciare.]

2 commenti:

  1. Arrivo in ritardo ma arrivo.
    Sono d'accordo con te, anche se purtroppo i soldi malgestiti dalle alte sfere fanno sì che non ci sia possibilità di proposte per i cittadini, e la cultura per me è un nutrimento fondamentale per grandi e piccini.

    Lo so che è un assurdo ma io ho partecipato ad un evento in una biblioteca - lettura e acquerello - e abbiamo tutti versato 6€.......

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    1. Io adesso faccio la "questua" tra gli esercenti locali... cercherò di farmi finanziare con una colletta un calendario di eventi in biblioteca. Costerà poco, perché molto sarà volontariato...

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I vostri commenti sono graditi.