calendario dei lavori agresti nella tradizione saurana |
i cassoni trasparenti permettono anche di prolungare il raccolto (qui sopra l'insalatina e l'ultima bieta di dicembre, sotto la neve) |
raccolto 2012 - Pileikele |
la pianta madre del cappuccio saurano conservata al riparo per mantenere la semenza |
La terra nel mio piccolo appezzamento è ancora fredda e in giro ci sono ancora chiazze di bianco, ma i crocus e la farfara sono sbocciati, segno che siamo usciti davvero dal (lungo) inverno.
Ieri mi sono azzardata a seminare il primo radicchietto da taglio nei cassoni di presemina, per anticipare un po' la raccolta e tornare ad essere indipendenti, almeno in materia di verdura e almeno fino alla fine dell'autunno.
Appena la terra si sarà intiepidita, poi, potrò seminare le altre colture, che non sono moltissime alla nostra altitudine: piselli, fave (di una varietà locale che fortunatamente non abbiamo ancora perduto), radicchi e insalate vari, patate, cavoli cappucci, broccoli, cavolfiori, verze e simili, porri, zucche, zucchine, cipolle, aglio (ma quello l'ho seminato in autunno), tegoline (fagiolini), carote, sedano (coste e rape).... forse non sono poi così poche!
Diciamo che quassù in Pileikele non riesco a coltivare peperoni e melanzane, pomodori e fagioli (anche se credo che ci proverò di nuovo), carciofi e angurie e meloni e molte altre colture tipiche di paesi più soleggiati, ma non mi dispiace poi così tanto, più che altro mi mancano i pomodori, ma quelli me li regala uno zio di poche parole ma di gesti concreti che abita un po' più a valle, io in cambio coltivo qualche cappuccio in più anche per lui e la nonna.
E ora sarà meglio andare, finché non piove, la pulizia del terreno mi aspetta!
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