Il bullismo torna sempre più frequentemente nei nostri discorsi.
Il cyberbullismo, il bullismo al femminile, il bullismo nei corridoi della scuola, il bullismo che abbiamo vissuto trent'anni fa e che non si chiamava bullismo.
Insomma, un fenomeno che non è una novità, tanto da farci dire a volte: "Ma che sarà mai! Son ragazzate, ci siamo passati tutti!".
A volte tendiamo a non voler vedere il problema, come se ammettere anche solo questa possibilità ci facesse vacillare nell'alto del nostro ruolo di educatori (genitori, insegnanti, catechisti, educatori sportivi, zii, nonni...), come se la parola stessa minasse la nostra personalissima autorità.
Eppure di bullismo bisogna parlare.
Così vi invito a discuterne insieme, utilizzando il web per confrontarci e raccogliere le idee.
Partecipare a questa specie di brainstorming è semplice:
- scrivete un post sul vostro blog
- ri-passate di qui per segnalarmelo
- aggiungete un link a questo post (sarà più facile ritrovare i tasselli di questo puzzle di pensieri)
- invitate altri blogger.
Comincio con questo post e invito Vogliounamelablu, Lunamonda e ScuolaInSoffitta a dire la loro.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono graditi.