lunedì 4 novembre 2013

Luci ed ombre dell'educare.


Con un po' di giorni di ritardo rilancio l'argomento passatomi dalla mia nuova, preziosa amica Viviana.

Per scrivere sull'educazione bisognerebbe disporre di una rubrica a puntate anche perché, come scritto su Wikipedia, "L'educazione è l'attività, influenzata nei diversi periodi storici dalle varie culture, volta allo sviluppo e alla formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo", quindi sarebbero molti gli aspetti da analizzare.

Sullo sviluppo e la formazione di conoscenze e facoltà mentali mi diverto un sacco con i miei figli ad imparare osservando, a fare ricerche, a spiegare, a collegare, ad analizzare, a trasmettere loro la curiosità, il piacere e il desiderio di conoscere.

Per il resto combatto quotidianamente una dura battaglia per mantenere l'equilibrio tra la Me stessa che desidera il pensiero critico e l'indipendenza per i propri figli - e crede di ottenerli con il dialogo e la fiducia- e il mio Io terribilmente severo ed esigente, quello con la fissa delle regole, quello intransigente, quello che pretende(rebbe) disciplina e ambisce alla perfezione (ma tanto sono una mamma imperfetta), che è poi quella parte di me ferocemente autocritica che mi porta a mettere più attenzione in quello che faccio e, quindi, ad ascoltare anche la Me stessa di cui sopra.

In pratica cerco di barcamenarmi, tra sensi di colpa terribili e sprazzi di malcelato orgoglio, nel mare di difficoltà che comporta l'essere genitori oggi.

L'idea che mi sono fatta è che alla nostra generazione venga chiesto molto di più che alla precedente, inoltre ci propongono e propinano decine di metodi educativi diversi, ognuno dei quali spacciato come l'Unico Giusto, ognuno dei quali tende a colpevolizzare e condannare ciò che è diverso.
Alla fine il rischio è quello di irrigidirsi in posizioni che non tengono conto del contesto in cui si vive, delle diversità naturalmente presenti tra un bambino e l'altro, della situazione famigliare e delle tante altre variabili che si possono presentare di volta in volta.

Quello che so, però, è che crescere dei figli significa crescere con loro.
Dedicare loro tempo, energie ed attenzione porta anche a migliorare sé stessi ed io sono grata ai miei tre figli per tutto quello che, a volte inconsapevolmente, mi insegnano.

Un'altra cosa di cui sono certa è che per me educare, nel senso sociale del termine, significa principalmente trasmettere compassione, rispetto, gentilezza; significa insegnargli a non prevaricare, senza per questo sottomettersi ai prevaricatori; significa stare alle regole, ma combatterle quando sono ingiuste, a costo di passare alla disobbedienza civile; significa far sapere che il potere è una cosa che puoi dare o togliere, che per questo i "potenti" non si devono temere; significa insegnare a ragionare anche sul lungo termine, sulle conseguenze delle proprie azioni.

A volte è snervante, più spesso di quanto si vorrebbe si sbaglia, in certi giorni ti senti a pezzi e ti verrebbe da piangere per quanto vedi tutto nero... ma, tirando le somme, l'impegno che si impiega nell'educare è ben ripagato dal vedere i bambini che, crescendo, sanno essere liberi conservando l'attenzione ai bisogni e alle esigenze delle altre persone (o piante, o animali), particolare di non poco conto, perché il rispetto per sé stessi non può essere svincolato dal rispetto verso gli altri.


Qui trovate l'elenco dei post su quest'argomento, aggiungetevi pure nei commenti.

Sara
Lunamonda
LibereLettere
Timo il Bruco
Latte&Champagne


Lancio la palla a Il mondo di Cì, a Voglio una mela blu e a My side of the lake, ovviamente senza obblighi.

Questo post partecipa all’iniziativa:



11 commenti:

  1. Che bel post il tuo, e che argomento importante, hai ragione non è possibile scriverne in modo sintetico, è troppo ampio!

    Grazie per avermi invitata a parlarne, non mi sento di promettere nulla perchè con il blog sono in rincorsa su (forse troppi) impegni già presi :( ma se riesco torno sicuramente a segnalartelo.

    Condivido quasi tutto quello che scrivi, in particolare quando dici che bisogna barcamenarsi tra come si è, come si sente, gli obiettivi ideali e che con i figli si cresce, è una meraviglioso proccesso di arricchimento personale, umano, emotivo, anche se tanto faticoso! Direi che è sicuramente una sfida, oggi e forse lo è stato in modo diverso per ogni generazione.

    E' bellissimo l'accento empatico che hai voluto sottolineare, per me è un obiettivo, mia figlia è troppo piccola per parlare di frutti: speriamo bene, io sto coltivando con impegno, spero di darle radici salde e ali per volare da sola, anche lontano se vorrà.

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  2. Ho pensato che però io ne ho già parlato. Valgono segnalazioni retroattive, per ora?
    Se sì eccone un paio
    http://ilmondodici.blogspot.it/2012/02/percorsi-ad-ostacoli-illuminati.html
    http://ilmondodici.blogspot.it/2011/11/parchi-gioco-tedeschi-e-riflessioni.html
    ciao!

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  3. Ciao, personalmente concordo su tutto, specie sul barcamenarsi... Che per me significa ondeggiare tra quella che sono e quella che vorrei essere...

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    1. Ciao! Benvenuta!
      Io ondeggio perché trovare un equilibrio non è per niente semplice... Guidare i bambini, mettere dei paletti, dare delle regole, il tutto senza diventare dei dittatori è dura! Bisogna spiegare, motivare i "no" e le decisioni, fare i conti con la tendenza dei bambini ad "andare contro", nonostante tutto.
      Poi vorrei essere più paziente, vorrei non urlare; vorrei che non saltassero fuori, di tanto in tanto, quegli schemi imparati da piccola.
      Vorrei essere una mamma perfetta, ma, sapendo che non è possibile, cerco di essere una mamma un po' migliore.

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  4. Ti ringrazio per aver pensato a me. Adesso ci penso un po' e poi produco qualcosa appena riesco. A presto

    P.S. Cenare a popcorn e dolci temo non sia un esempio da seguire, ops! Ma se inserito in un certo contesto può svolgere una sua funzione...spero! ;-)

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    1. Perché no? Anche noi, ogni tanto, facciamo la cena dolce... di solito consiste in latte e cereali. :)

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  5. Segnalo il post di Aliceland, http://aliceland-mylake.blogspot.it/2013/11/luci-ed-ombre-delleducare.html?showComment=1383847595660#c8110884677976961533 , che ha risposto all'appello.

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  6. Che bei fiori che si scoprono in giro per il web, che bello averti incontrata! Da quello che ho imparato a conoscere di te, sono certa che i tuoi figli cresceranno come piante forti, flessibili e belle (nonostante il baracamenarsi) :-)

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    1. Grazie Viviana! Anch'io sono davvero felice di averti conosciuta, anche se "solo" sul web: la tua è un'amicizia che arricchisce il cuore e la mente.

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  7. Mi sembra che hai chiari gli obiettivi del vostro percorso (tuo e dei tuoi figli insieme, come dici giustamente), ti sembra poco? Non è così scontato ed è fondamentale, il come ci si arriva si costruisce piano piano, insieme, la cosa fondamentale è non perdersi per strada! Grazie di aver partecipato!

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