Stanotte ho fatto un sogno davvero strano, con un finale triste. Ho provato la brutta sensazione di dover scappare come profughi portando solo una gerla col minimo indispensabile: ero così triste per i miei bambini! Mi è rimasta questa (sensazione) di dover preparare il biberon per il viaggio sapendo che in seguito non avrei trovato altro latte per Hilde.
Naturalmente so che è stato solo un sogno, ma mi ha fatto pensare a tutti gli stupidi conflitti che sono in corso in questi anni, anche a quelli di cui non si parla mai (http://www.atlanteguerre.it/) e ai milioni di bimbi innocenti e alle loro madri disperate. Ho sentito la fragilità delle mie sicurezze, la possibile precarietà del comfort della mia piccola casa. Mi è servito per sentire più vicine quelle persone, anche se è durato solo un'attimo.
Poi il sorriso del mio bambino, la stufa calda in cui J ha fatto fuoco prima di uscire, il nero acciambellato sul divano, tutto questo con la complicità di un balletto improvvisato con l'orso, mi hanno fatto tornare il sorriso.
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