lunedì 8 aprile 2013

Incontro in biblioteca con Devis Bonanni


Venerdì scorso ho avuto il piacere di ospitare Devis Bonanni in biblioteca, incontro che si è tramutato in aperitivo letterario (il primo nel mio piccolo paese).
Per chi non lo sapesse, Devis è un ragazzo carnico che ha scelto -coraggiosamente e decisamente controcorrente rispetto alla massa- di vivere una vita di autoproduzione e decrescita.
Sulla sua esperienza, ancora in evoluzione, ha scritto un godibilissimo libro edito da Marsilio: "Pecoranera" e tiene un blog in cui aggiorna le molte persone interessate al suo "esperimento" e da cui lo si può contattare per andare a trovarlo con la formula dello "scambio lavoro", lui ti ospita e tu puoi provare qualche giorno a contatto con la natura, lavorando con lui nelle sue serre, nel campo e condividendo con lui sani pasti vegetariani col sapore della Carnia.
Contadino? Riduttivo. Agricoltore? Non proprio, non lo fa per "vendere", ma più per sussistenza (magari poi può vendere le eccedenze, ma non è un imprenditore). Hippie? Ben lontano anche da quello. Scrittore? Sì, ma direi in maniera secondaria rispetto al suo progetto.
Qualcuno gli ha dato del parassita perché non contribuisce alla crescita del PIL, qualcun'altro lo etichetta come "figlio di papà" perché ha avuto la fortuna di poter vivere in una casetta (ma è un prefabbricato post-terremoto!) lasciatagli dai suoi genitori.
Io invece l'ho trovato un giovane uomo pacato e umile, senza la minima boria (non è certo lì per insegnarti a vivere, lui) e più aperto di quello che pensassi.
Mi è sembrato che, nonostante la giovane età, sappia benissimo che il suo percorso di crescita non sarà sempre lineare e che, come già successo, ci sono momenti in cui bisogna rivedere le nostre aspettative e cambiare leggermente percorso, pur mantenendo la stessa finalità.
Ed è anche parecchio intelligente, oltre che disponibile al dialogo.

La saletta della biblioteca era gremita di persone di varie età, donne, uomini, anziani e bambini, benestanti e operai, tutti molto interessati alle sue parole e con molte domande da porgli, tanto che l'incontro si è protratto per più di 2 ore.
E, tra un bicchiere di vino e uno stuzzichino, Devis ci ha raccontato di come è nato il suo progetto, dei cinque anni da pendolare per lavorare come tecnico informatico in città, della sua voglia di vivere la propria terra in maniera più completa, dei suoi primi tentativi, del suo diventare vegetariano per un ragionamento diverso dalle solite questioni genericamente etiche, delle difficoltà e dei piaceri, del rapporto con gli altri giovani e con i conterranei.
Poi, visto che siamo un paese che non ha mai dimenticato l'agricoltura di sussistenza (l'orto familiare, per intenderci), ci siamo pure scambiati idee e opinioni sulla gestione di quei fazzoletti di terra che tanto amiamo e tanto ci fanno sudare (qui in montagna diventa particolarmente dura!).

Si è parlato di Permacultura, di agricoltura biodinamica, di tecniche moderne e non, di tecnologia pulita e di decrescita felice; si è parlato di "fare rete" e di convivenza, di condivisione e della tendenza a guardare oltre regione che ci fa sentire soli.
Abbiamo parlato molto e di molte cose, abbiamo gettato semi "mentali", roba che germoglia quando trova terreno fertile nelle nostre menti.

Sono contenta che abbiano partecipato in molti e sono grata a Flavio e Gianna che hanno offerto l'aperitivo analcolico, a Iole che ci ha mandato del buonissimo pecorino sardo e le squisite zucchine sott'olio (ormai ricetta di famiglia) e a Raffaella, che ha portato una deliziosa torta salata agli spinaci e, sopratutto, mi sostiene sempre dandomi coraggio e supporto per queste iniziative.

Grazie poi a Devis, arrivato in bici (saranno circa 40 km. di salita da casa sua a Sauris!) con la bisaccia così piena di esperienze e buona volontà che a stento riusciva a contenere anche un cambio di vestiti.
Questa volta ha voluto/dovuto tornare subito a casa, sempre su due ruote, nonostante l'acquerugiola, il freddo, il buio della sera e i nostri ripetuti inviti a fermarsi ospite in un caldo e accogliente albergo. La prossima volta speriamo voglia fermarsi un po' di più, magari godendosi un pomeriggio o una serata di riposo con la sua compagna. :)









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3 commenti:

  1. Risposte
    1. Oh, che bello! La mia dose di Stima settimanale! ;) Grazie, questi incontri mi fanno molto contenta: speriamo di poterne fare molti altri!

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