lunedì 24 giugno 2013

Piccola storia dell'orto naïf di Pileikele. 6

... e poi ci sono quelle giornate in cui ti chiedi chi diamine te lo faccia fare, di imbastire un orto a 1400 mt d'altitudine, circondato da boschi, con la neve per 6 mesi all'anno, gli animali selvatici che banchettano col i frutti della tua fatica, le grandinate improvvise, l'erbaccia che cresce a vista d'occhio, il prato impossibile da tenere curato...
Tutta 'sta fatica per pochi zucchini (forse), qualche zucca e molte cipolle...


Terra asciutta, teli TNT protettivi, trapianti freschi.
Siamo molto indietro, quest'anno.


Fiori di fragola
Erba cipollina in fiore


















Ma poi....

Il profumo dell'erba appena tagliata che copre l'odore delle moto passate di qua,

il verde della bieta che si riprende in fretta...

i fiori dell'erba cipollina che sembrano piccole esplosioni di colore...

i delicati fiorellini delle fragole, che non ti chiedono nulla...

i primi, dolci e piccantini, teneri e freschi ravanelli...

Bieta
Ravanelli e porri


le fave che, nonostante tutto, crescono robuste...

i cuor di maria che rendono romantici anche i cavoli...

le patate che decidono di crescere anche se non le ho seminate (dev'essere rimasto qualcosa nel terreno dagli anni scorsi)...

gli iris blu/viola,

le peonie rosso scuro...

Finocchi e porri con ravanelli tra le file.

Cavolfiori e "Cuor di Maria"

Il "Kohbas"



Fave da semenza saurana.


Cavoli cappucci tondi
(con trappole per topi...)


Cipolla bionda
Acquilegia
Aspetterò un bel po' prima di poter mangiare le mie zucchine...
Una pianta di patata spuntata malandrina tra l'aglio...



































...Tutto questo mi rincuora e torno a pacciamare le mie piantine, pregustando delizie per gli occhi e per la bocca.
















Quanta pazienza e quanta costanza servono per seguire un orto nel bosco....
... ma quanta soddisfazione nel perseverare!























3 commenti:

  1. Eccolo il vostro orto!!! stupendo!

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  2. Molto bello. Proprio in questi giorni riflettevo sul senso di un orto in montagna. Lo trovo un gesto zen, una sorta di meditazione, un grande segno di rispetto per la terra, alla quale si chiede - in cambio di molta fatica - un poco delle sue ricchezze. Ricordo gli orti ad altre altitudini........ strabordanti! Potresti scrivere "lo zen e la cura dell'orto a 1400 mt." Bravi!

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  3. Hem... cof cof... è che non riesco ad essere molto zen... ^_^
    Aspetto le soddisfazioni autunnali...

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